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Il sistema economico genera disuguaglianze, determina agiatezza per pochi e povertà per tanti. La spinta dell'egoismo favorisce l'accumulo di denaro. Il desiderio di diventare ricchi e senza fatica spiega le scorciatoie prese per evitare "il sudore del volto". La crisi economica, risultato dell'avidità, ha creato milioni di disoccupati, privato le famiglie di una casa, infranto i sogni. L'economia fatta di numeri e grafici ha messo all'angolo l'essere umano. L'economia deve creare ricchezza per l'intera collettività in una logica inclusiva. La condivisione delle risorse produce una società più giusta e favorisce la promozione dell'uomo. In questo lavoro l'autore individua alcune piste di riflessione coraggiose e originali, necessarie per inclinare il terreno di gioco a favore delle realtà poste ai margini, perché chi soffre bussa e bisogna aprirgli. L'analisi è meticolosa e incalzate. Emerge la consapevolezza che ogni traguardo è frutto di fatica e convinzione, bisogna non arrendersi e affrontare il territorio insidioso dell'economia con fiducia e speranza.